Per tutti e non solo – II parte

Le strade, i quartieri. Quanta generosità. Zaino in spalla entri in un museo d’arte a cielo aperto. Questo luogo “sacro alle muse” lo si può trovare percorrendo un itinerario che parte da Piazza Sant’Eustorgio, prosegue per Corso di Porta Ticinese, continua lungo la Via Torino e sfocia niente meno che in Piazza Duomo.

Non si può evitare di vederli. Sono li! Giganteschi e colorati. Per alcuni perfetti: eccellenti espressioni creative di virtuosi mancati, di talenti nascosti; per altri scadenti sgorbi di brocchi imbianchini. Ma qui nessuno vuole indossare i panni del critico d’arte. Tutt’altro.

Arrivando alle colonne di San Lorenzo e camminando, rasente al muro, lungo la direzione che porta al centro, non siamo soli. E certo! La piazza è affollata di turisti! Già, ma io non parlo di esseri in carne ed ossa… parlo di ombre dipinte e pennellate sul muro. Una fauna variegata: uomini, donne, bambini e persino un cagnolino… e quando la percorri, in mezzo ad una cacofonia di suoni, parlottii, risate dei turisti, ti sembra di percepire dei bisbigli… quasi fosse un muro vivente!

Avendo la basilica di fronte… prova a spostarti sulla sinistra.

E qui, l’artista (perchè, non ve l’ho detto? per me sono artisti), forse, ha voluto raffigurare l’antitesi tra il bene e il male, tra l’eversivo e l’allineato, tra l’anticonformista e l’ortodosso… ma, sono quasi sicura, che il messaggio arriva forte e chiaro.

Provate a girare l’angolo in Via Pio IV…

…una galleria vera e propria di opere che esplodono in tutta la loro esternazione. Ho immaginato di percepire che Napoleone, con un po’ di stizza, dicesse: “troppo facile per voi con questi cavalli di ferro…”

Ho sentito la sua musica….